Il Cristallo della Pace

Claudine Giovannoni

recensioni * reviews

 

Introduzione di Marco Nicolò Crosetto

Sarebbe scontato e banale definire l’ultimo romanzo di Claudine Giovannoni come un viaggio. È certamente un’incredibile avventura, ma il suo cuore non sta solo qui.
Palpita di significati profondi e allegorie di vite vissute. Si dibatte tra i crucci e gli interrogativi che spesso angosciano le nostre esistenze. Soffre di dolori concreti, che contaminano il mondo reale. Gioisce per l’amore vero, per una carezza affettuosa o per un abbraccio sincero. Tra le pagine è molto difficile segnare il confine tra reale ed astratto. Troverete una geografia riconoscibile accanto a grotte fittizie e camere segrete. Incontrerete personaggi inventati e trasposizioni immaginarie di personalità esistenti.
Guardate ad esempio Mammocchia, Papocchio, Iggi e Tatina con occhi reali, e avrete riscontri inattesi. Ma, sorpassato quel pizzico di ermetismo che contraddistingue la prosa dell’autrice, sono i contenuti e i messaggi a destare curiosità, ad enfatizzare quella sana confusione tra verità e fantasia. Filosofia, teologia, mitologia, immaginazione si rincorrono e analizzano pensieri, difficoltà e tematiche riscontrabili nella realtà.
Il tutto sfruttando la trama del libro e senza mai uscirne. Tutela dei bambini e degli animali, rispetto dell’ambiente, amore per la vita e i suoi interrogativi, venerazione per l’Oriente e i suoi misteri. Sono alcuni dei temi raccolti, che rispecchiano non solo la mentalità fantasy dei personaggi, ma anche i pensieri dell’autrice stessa. Quella in carne ed ossa. E così oltre a scoprire una storia fantastica, capirete anche la personalità di chi l’ha scritta. Di chi ha voluto trasmettervi un messaggio e una filosofia di vita.

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