* Nebbie nella Brughiera

Cartabianca 2 2008 Corriere 22.3.2008 Corriere del Ticino 9.5.08 Extra 19 2008 Giornale del Popolo 9.5.08 La Regione 6.5.08 La Regione 10.5.08

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

dal Blog Translature WordPress di Marian

4 aprile 2020

Con Nebbie nella Brughiera (Seneca Edizioni, 2007) di Claudine Giovannoni viaggiamo nel tempo e nello spazio, prendendoci il senso di un meritato piacere, soprattutto  in questo momento della nostra storia. Sorvoliamo oceani e mari, attraversiamo fiumi e terre immense, oltrepassiamo facilmente i confini dei Paesi.

Condivido alcune considerazioni sulla scrittura di Claudine che forse potrebbero risultare utili a chi abbia voglia di avvicinarsi a lei dal punto di vista letterario e leggere i suoi lavori, e che certamente aiutano me a racchiudere quello che ho appreso da lei attraverso le varie letture, al di là del rapporto umano e di amicizia che esiste fra noi.
D’altronde noi  lettori ci ritroviamo spesso a valutare, a consigliare questo o quell’altro scrittore e scrittrice, più o meno conosciuto/a, costruendo reti di scambi di opinioni ed interpretazioni.

In primo luogo, consiglierei di lasciare da parte l’aspettativa di un finale risolutivo e chiuso, poiché credo che non sia questa l’intenzione dell’autrice. Attraverso i suo libri Claudine ci racconta di volta in volta delle storie, come se stessimo tutti seduti in cerchio, facendo puntualmente un lavoro -a mio avviso puntiglioso- sulla costruzione delle vicende e dei personaggi. Si vede che questi ultimi sono ben pensati, sia fisicamente che caratterialmente e, anche se fittizi, hanno  un’identità a tutto tondo che permette di portarli in vita attraverso l’immaginazione.
Ciascun libro ci porta in un’avventura che si svolge, a seconda dei casi, in un tempo e in un luogo fisico diverso, presentando così al lettore una varietà di scenari interessanti e affascinanti.

Inoltre, così come la maggior parte degli scrittori hanno generalmente una linea conduttrice che unisce tutte le loro opere, analogamente ritrovo in Claudine il tema dell’esistenza, le ricorrenti domande dell’essere che si riscopre costantemente un minuscolo puntino perso nell’infinito universo e il desiderio di avvicinarsi  a questa verità imperscrutabile attraverso la conoscenza e la ricerca.
In ultima istanza, ho la certezza di trovare nelle pagine dei suoi libri quel senso di leggerezza dato dal candore e dal calore dei rapporti umani che si descrivono, prendendo davvero il buono della nostra specie e lasciando un’area di positività.

brughieraIn Nebbie nella Brughiera ci sono due trame parallele ed intrecciate, separate da secoli di tempo e di storia, ma unite dai fili del destino e da sentimenti. Questa separazione permette a Claudine di articolare due percorsi di scrittura e di linguaggi piuttosto distinti all’interno dello stesso libro, andando così incontro ai diversi gusti dei lettori e mantenendo un buon livello di coinvolgimento: da una parte c’è lo stile moderno di un romanzo di avventura misto a fantasy, dall’altra quello cavalleresco del romanzo storico-medievale.

È evidente che Claudine abbia riversato molto di se stessa e della sua precedente esperienza lavorativa nella protagonista principale dei giorni nostri, ovvero la giovane Barbara, responsabile di cabina della Swissair, instancabile viaggiatrice sia per passione che per professione.
La donna incontra Rolf durante un volo transatlantico, il quale ricopre il ruolo di copilota nella stessa compagnia di Barbara, un uomo dalla personalità brillante ed affascinante. Fra i due nasce quasi immediatamente un’intesa che va ben oltre le affinità elettive, ritrovandosi legati in un rapporto che affonda profonde radici in esistenze passate. Se prendiamo in considerazione il fatto che l’essere umano possa più vite, allora sarebbe applicheremmo il principio della reincarnazione, che vedrebbe l’essenza di ciascuno di noi diramarsi in più dimensioni e rappresentanti di un’idea ancestrale. In questo caso, Barbara e Rolf si legano alle vite di Francine e Clement de Clarendon, protagonisti della narrazione parallela.

Così, seguendo degli indizi misteriosi e la linea di eventi non casuali, eseguendo opportune ricerche e attraverso un continuo movimento lungo molteplici luoghi geografici, i protagonisti intraprendono un percorso di ricongiunzione con le rispettive vite precedenti. Per raggiungere una verità superiore, cosa che accomuna noi esseri umani di qualsiasi epoca storica, i protagonisti dovranno lasciarsi guidare da recondite sensazioni,  segnali oscuri o apparizioni, e addentrarsi talvolta nella dimensione onirica. In realtà il tema del sogno sarà sviluppato alcuni anni dopo a Claudine nel Segreto degli Annwynn .

L’aria aveva un profumo di fieno e terra. Chiuse gli occhi e le parve di essere altrove: rivide impressioni legate al passato quando ancora bimba correva attraverso i campi per abbracciare suo padre.

Ma cos’era la vita? Attimi che apparivano così fugaci, vissuti in fretta e furia senza prenderne piena coscienza. Eppure era la scelta consapevole si ogni essere umano: fare di questo passaggio effimero un’esperienza sublime nella quale elevare la propria coscienza alle sfere più alte della consapevolezza. 

Ai lettori spetta il privilegio di conoscere per primi le vite precedenti dei protagonisti, assistendo al primo incontro fra Clement de Clarendon, colto cavaliere templare e conoscitore del sufismo, e Francine, moglie del nobile feudatario Monsieur de Bardac.
Fra tutti i personaggi ho trovato Francine la più sfuggente e riservata, quasi imprigionata fra le mura del castello e sostanzialmente l’unica che rimane ferma nello stesso luogo durante tutta la narrazione, rivestendo rigorosamente il ruolo di moglie e madre del XII secolo. In verità, avrei voluto conoscere qualcosa in più di lei perché, nonostante sia legata alla Barbara del presente, sono certa che i suoi sentimenti e la sua dimensione femminile sia stata considerevolmente condizionata del tempo storico.

Le ultime pagine del libro invece mi riportato in un luogo a me caro e malinconico, trascinando l’odore di campagna e trasportandomi nella mia Puglia attualmente irraggiungibile, precisamente su un promontorio che conosco, dentro un castello che ho osservato e studiato per poterlo spiegare agli altri, ma sono passati parecchi anni:

Per permettere di custodire degnamente il Sacro Graal, reliquia di inestimabile valore, Federico II fece appositamente costruire, sopra un promontorio  isolato delle Murge pugliesi, una grande fortezza. 

Il Castel del Monte, dalla simbolica planimetria ottagonale circondata da otto torri angolari anch’esse ottagonali, avrebbe dovuto resistere nei secoli a venire. 

castello

Post Scriptum
Non l’ho mai fatto prima ma forse potrei cominciare ora, magari di tanto in tanto, così da conservare la memoria dei fatti. A volte faccio fatica a ritagliare il tempo in questo spazio, ho difficoltà a liberare la mente dai pensieri e dal lavoro. A volte la musica, meglio se strumentale onde evitare distrazioni, mi aiuta in questo e comincio a scrivere quello che voglio. Per questo post mi hanno accompagnato le note di I Giorni di L. Einaudi.

*****

Sito ANOBII Libri e Recensioni ¦¦ detto il Jul 5, 2011 e sul suo blog Libri e Recensioni

Lui è Rolf, affascinante copilota della compagnia aerea Swissair, lei è Barbara, sfuggente e spregiudicata responsabile di cabina della medesima compagnia. Parallelamente lui è Clement, cavaliere dell’Ordine dei templari, educato in Oriente ed iniziato ai riti magici-religiosi dal sommo Maestro Jalal Al-Din- Rumi, mentre lei è Francine, la dama di un castello medievale della città di Poitieres, in Francia.
Tra Rolf e Barbara è amore a prima vista, quasi fossero destinati ad incontrarsi da sempre: le loro anime già si appartengono, il loro “ritrovarsi” è già stato deciso e c’è chi veglia perché entrambi seguano alla lettera l’imperativo tracciato sulla mappa delle loro esistenze: amarsi. Decideranno insieme di indagare sul loro passato e ciò li porterà, tra avventure rocambolesche e suggerimenti del Fato, a ritrovarsi ottocento anni prima nei panni rispettivamente di un cavaliere e di una dama, legati da una promessa di amore eterno.
Romanzo a metà tra lo storico ed il mistico Nebbie nella brughiera si tinge di mistero quando tratta di reincarnazione e di vite precedenti, sfuma nel giallo e nel romanzo d’avventura quando segue i protagonisti nella ricerca del proprio passato e sconfina, al tempo stesso, nel romanzo cavalleresco per spirito e leggiadria.
I personaggi si dibattono tra incognite ed interrogativi che spesso angustiano anche le nostre esistenze, si lacerano in dolori ed ansie concrete che affliggono talvolta il nostro reale, si perdono per poi ritrovarsi, padroni di un amore così saldo da trovare il coraggio di ridisegnare il destino. La meticolosità con la quale vengono descritti i paesaggi rende i luoghi tracciabili e riconoscibili geograficamente, mentre il linguaggio e lo stile piano e scorrevole rendono il romanzo calibrato e piacevole, nonché a tratti molto emozionante.
Terminata la lettura del libro alberga in noi una speranza: l’amore e l’avventura che rappresenta la Vita non termineranno con la morte ma si trasporranno in altre vite, in altre situazioni, dove il bene compiuto e la lealtà verranno ripagati e dove la coscienza arricchita e ridefinita.
Il ricavato dei diritti d’autore di questo romanzo verrà devoluto ad una Associazione che si occupa della salvaguardia dei Bambini nel Mondo. L’autrice desidera così lasciare una traccia tangibile del suo passaggio su questa terra.
(D.R.)

*****

Sito ANOBII Paolo Ciampi detto il Jan 6, 2010 e sul suo blog I Libri sono Viaggi

Cosa possono avere in comune la signora di un castello francese che pare presa in prestito da una storia cantata dai trovatori e una responsabile di cabina della compagnia aerea della Swissair che sarebbe perfetta per una pubblicità? Che cosa può effettivamente unire un cavaliere dell’ordine dei Templari e un giovane copilota della stessa compagnia aerea? Niente, è chiaro, e questa è l’unica risposta sensata che la vostra ragione possa dare. Ma forse le cose non sono tutte così sensate e logiche, forse la vita è fatta di richiami, legami, combinazioni solo apparenti che se non la ragione, almeno il cuore può provare a scandagliare. Claudine Giovannoni con la sua voce assolutamente originale ci prova e direi che ci riesce. Questo è un libro che potete leggere in molti modi. Accontentandovi della piacevolezza della scrittura e facendovi catturare da una narrazione che balza arditamente da un’epoca all’altra, da una vicenda all’altra. Emozionandovi per la capacità che ancora hanno i libri di farci viaggiare con la fantasia, mettendo nell’angolo, se necessario, le pretese del buon senso. Oppure, ed è questo che vi raccomando, cercando di andare in profondità, tirando il freno alle pagine che quasi si girano da sole, per inchiodarvi al cospetto delle grandi domande della vita e della morte. Che ci riguardano tutti, ma che quasi mai accettiamo di portare alla superficie delle nostre giornate. E insomma, finite il libro di Claudine, lo riponete sullo scaffale della vostra libreria, provate persino ad archiviarlo nella vostra mente come cosa già fatta, in attesa di altre letture, di altre riflessioni, invece c’è qualcosa che rimane e vi invita a guardare diversamente le persone che avete incontrato e magari anche quelle che incontrerete. Vi interrogherete sul senso profondo di questo incontro, vi verrà di grattare sotto la superficie del caso e delle cose che sembrano capitare da sole, sospetterete di qualcosa che viene prima e che magari continuerà a lungo anche dopo. Poi vi capiterà anche altre volte di incrociare sconosciuti che in realtà percepite di aver già conosciuto da qualche parte e non vi basterà dire che al mondo ci sono tanti sosia, in fondo… Questo è un libro che regala avventura, stimola fantasia, ma forse avventura e fantasia sono espedienti per avvicinarci alla possibilità della reincarnazione, per rovesciare il senso comune che presume di avere una risposta per tutto, per solleticare la curiosità su altri cammini, altre possibilità. Per uno come me, convinto che le singole vite sono come onde che ritornano al grande oceano, è stato come andare a nozze.

*****

Sito SENECA e IBS [14/12/2009] Francesco Berio – Roma
Ho letto – per una somma di gradite combinazioni – il bel libro Nebbie nella Brughiera di Claudine Giovannoni Che cosa dire? Come solitamente faccio, leggo sempre i libri iniziando dall’indice e già lì ho potuto notare titoli interessanti e coinvolgenti. La lettura? Bellissima; come un candido volo di farfalla; senza intoppi. Molto bello il passaggio tra un capitolo ed un’altro di due differenti epoche; molto azzeccate infatti per la pace e l’amore nel senso ampio e nobile del termine. Molto calibrate e descritte sempre molto sapientemente ed efficacemente le apparizioni dei personaggi da altri mondi; Ubertus, ad esempio. Anche di Rumi azzeccata sempre la Sua menzione. Strano che non conoscendo l’autrice abbia potuto menzionare l’anno 1152 a me caro per l’emergere del bene in diverse circostanze come ad esempio da Benedettini corrotti a Cistercensi sani e da altri fatti collegati a castelli. La menzione della dea Epona – con un simbolismo complesso e multisfaccettato – anche Lei a me cara , per la Sua universalità – Roma compresa – e della Sua difesa per i soprusi sulle donne e nelle situazioni di pericolo in generale. Che chiavi ha Epona: di una stalla o di altro? Colora la vita? Aiuta nei viaggi? Cavalli e cavalieri sono in buone mani? COMPLIMENTI e MOLTE GRAZIE alla BRILLANTE autrice che mi auguro presto di conoscere Francesco Berio

*****

Sito SENECA [17/11/2009] Joshua Elessar
Formidable et profond!
Un romanzo che lascia sbalorditi, per la forza narrativa e per il suo contenuto.
Ho anche avuto la fortuna di conoscere personalmente l’autrice e quindi sono consapevole ancora più a fondo del suo messaggio. Molto accomuna gli esseri umani e tutto è legato all’Anima! E’ meraviglioso poter sentire palpitare l’emozione nel “ritrovare” in questa vita una persona già conosciuta in vite precedenti.
Magia anche l’espressività molto poetica, in certi passaggi, che ricordano vagamente Guy de Maupassant.
Già prima di me hanno scritto recensioni molto significative, non è l’italiano la mia lingua materna ed ho un po’ difficoltà.
Sono stato conquistato nel cuore da questa donna così speciale e dolce da farmi dubitare che veramente possa esistere.
Con profonda stima Joshua

*****

Sito SENECA [19/09/2009] simone adamina gipsyflower@life.it
Un racconto nel racconto, speciale ed insolito per il contesto scelto e per l’intreccio temporale.
L’autrice dipinge con marcato sentimento, richiamando con delicatezza emozioni e sensazioni che si riesce molto bene a condivide coi protagonisti.
Il linguaggio non è mai banale o scontato, il susseguirsi delle diverse epoche incentiva la lettura rendendola avvincente e piacevole.
L’ho riletto dopo quasi un anno, con piacere rinnovato. Mi sono ricordato inoltre la promessa di lasciare un commento. Scusa il ritardo, claudine.
Non credo nella reincarnazione, ora mi è sorto però un dubbio.
Solo una critica: dovremo aspettare ancora quanti anni il seguito? A mio avviso, dovresti dedicarti solo allo scrivere: ti è molto congenito.
Ciao Simone

*****

Sito WORDPRESS Teo56ch Dice:
13 Agosto 2009 alle 12:39 PM
La storia di Barbara e Rolf – intrecciata a quella di Francine e Clément – propone motivi di riflessione attorno alle domande di fondo della vita: chi siamo? da dove veniamo? Perché viviamo determinati momenti e emozioni?
Con un invito: viviamo il presente e apriamo la mente a dimensioni che vanno oltre la stretta razionalità del “pensiero dominante”.

*****

Sito ANOBII Teo56ch detto il Aug 8, 2009
Vivi il presente, aperto ad ogni realtà
La storia di Barbara e Rolf – intrecciata a quella di Francine e Clément – propone motivi di riflessione attorno alle domande di fondo della vita: chi siamo? da dove veniamo? Perché viviamo determinati momenti e emozioni?
Con un invito: viviamo il presente e apriamo la mente a dimensioni che vanno oltre la stretta razionalità del “pensiero dominante”.

*****

Sito YOURBOOKS
Un racconto nel racconto. Narrativa di un vissuto personale e di una possibile vita oltre la morte (anche se sono una scettica e non credo nella reincarnazione). Comunque mi è piaciuto molto e lo trovo contestualizzato nella realtà di ogni donna che vive con grande profondità il sentimento dell’amore. Molte scene di delicata sensualità trasportano chi legge a visioni molto soggettive e quindi differenziate. Lo consiglio con piacere anche se il finale è tutto da immaginare: quando sarà pubblicato il secondo tomo? Fabiola
By: F.F. – Genova 07/07/2009 12.52.32

*****

Sito WORDPRESS ELO Dice:
22 Giugno 2009 alle 11:16 AM
Complimenti Claudine,
…ho letto con molto piacere “Nebbie della Brughiera”, un’alchimia di emozioni, sentimenti e improbabilità…
Aspetto la continuazione con impazienza.
ELO

*****

Sito SENECA [12/05/2009] ooSiddhartaoo francocarmin@libero.it
Le parole di claudine lasciano un segno sottile e non immediatamente avvertibile nel lettore! Come lei si definisce -fuoco ed acqua- ed il suo stile divampa e fluisce come melodia intima e platonica. Immagini che si susseguono, suoni che come cantici avvolgono ed accecano in una prosa che a tratti diventa poesia.
A volte i suoi testi sono carichi di figure retoriche mentre altre volte irrompono con la furia distruttrice del fuoco o dell’acqua facendo emergere la consapevolezza di una realtà legata a doppio nodo alla fantasia.
L’amore anelato diventa invisibile e la dicotomia tra reale e ideale si fa marcatamente dolorosa da sopportare. Una storia narrata in due epoche distinte: certezza ed incertezza con giochi di parole, effetti di squisita sensibilità e delicatezza d’animo.
Capitolo dopo capitolo incide con forza e nel lettore resta sempre ansimante il desiderio, che lo prende per mano. Ed il lessico è una gemma su rami spogli in attesa della primavera.
Perché questo si prova, leggendo gli scritti di quest’autrice molto singolare. I suoi scritti diventano una sorta di necessità impellente che ti conduce a perseverare nella lettura cercando inutilmente di comprendere il significato criptico che a volte lascia sbigottiti (specialmente nei riferimenti filosofici).
Complimenti, anch’io attendo il seguito, Franco C.

*****

Sito YOURBOOKS
Interessante l’ affrontare una tematica spirituale e teologica offrendo al lettore una sorta di narrativa metaforica. Ben scritto: coinvolgente ed avvincente per i contenuti e la modalità di esposizione utilizzata. Avete presente il romanzo di U. Eco Nel nome della rosa? Giovannoni, pur restando fermamente ancorata al suo stile molto particolare, riesce a rapire l’attenzione del lettore come fece Eco negli anni ottanta. Ora attendo il seguito. Saluti A.A.
By: Alex A. 11/04/2009 14.49.54

*****

Sito YOURBOOKS
Scritto molto bene e con estrema coerenza. Non mancano l’inquietudine e l’ansia che accompagnano il lettore attraverso vicende descritte con cura e raffinatezza lessicale. Ho voluto rileggerlo una seconda volta per gustare anche i piccoli dettagli che, nella foga di soddisfare la crescente curiosità, alla prima lettura mi erano sfuggiti. Meritevole un sentito complimento, ora con trepidazione attendo il seguito! Saluti Samperi Margareta
By: Margareta Samperi – Avignone 17/03/2009 10.03.56

*****

Sito YOURBOOKS
Ho ordinato il romanzo dell’autrice svizzera incuriosito dai vari articoli sulla stampa e dalle recensioni restando però piuttosto reticente circa la tematica esposta (sono ateo). Ma grande è stata la sorpresa nel realizzare che pagina dopo pagina mi sono lasciato rapire dalla curiosità, un po’ come in un buon romanzo giallo. Condivido anch’io la critica molto favorevole riscossa da questa donna non solo bella (ho visto le varie foto), ma anche intelligente ed estremamente umana. Questo è un libro che con piacere posso consigliare ai più esigenti. Non va dimenticato anche lo scopo umanitario seguito dall’autrice, quindi un sentito plauso. Ludovico Segna
By: SEGNA L. 02/03/2009 11.39.27

*****

Sito YOURBOOKS
Testo avvincente, un intreccio molto accattivante e coinvolgente. Curato nel lessico dove ogni dettaglio è stato certamente studiato con molta attenzione. Due storie in una, di sicuro effetto e piacevole sorpresa finale! Quindi attendo con ansia il seguito, sperando che la brava autrice lo pubblichi ancora quest’anno. Lo consiglio però più ad un pubblico attratto da tematiche legate alla filosofie orientali, sapranno avvalorare gli insegnamenti intrinseci che altrimenti apparirebbero mere tematiche da “addetti ai lavori”.
By: Fabiano B. 18/01/2009 21.40.24

*****

Sito YOURBOOKS
SPECIALE NELLO STILE E NEI CONTENUTI. UN ROMANZO AVVINCENTE E TRASCINANTE, NEL QUALE SI DENOTA UNA SPICCATA PREPARAZIONE CULTURALE E STORICA DELL’AUTRICE. LE TEMATICHE TRATTATE IN MANIERA VELATA (FISOLOSOFIA E TEOSOFIA) PERMETTONO UNA PERFETTA ASSIMILAZIONE DEL MESSAGGIO SUBLIMINALE, SENZA RISULTARE MATERIALE DI DIATRIBA PER “INIZIATI”. BEN RIUSCITO L’AVVICENDAMENTO TEMPORALE: ERA MODERNA – MEDIOEVO. DA CONSIGLIARE. BUON ANNO EMY
By: Emilia 29/12/2008 12.59.06

*****

Sito YOURBOOKS
Coinvolgente ed appassionante, al pari d’opere di noti scrittori quali Umberto Eco o (l’opinabile) Dan Brown. Grazie per averlo evidenziato nella vetrina quale “libro più votato”. Ho constatato che molte volte sono proprio gli scrittori non conosciuti a riscontrare il massimo consenso da parte dei lettori! Questo è uno di quei casi. Lo consiglio vivamente a quelle persone che ricercano un testo esemplare: avventura, giallo, viaggi, amore, seduzione, filosofia. Linguaggio ricercato ed esposizione esemplare, un susseguirsi avvincente che trascina letteralmente a condividere nel profondo le sensazioni che la scrittrice descrive con grande abilità. Unico punto negativo: bisognerà pazientare per la prosecuzione! Accidenti! Lo consiglierò a mia volta, anzi, lo regalerò! Sono incuriosito dal suo primo romanzo, che mi accompagnerà durante le festività imminenti.
By: Davide 29/12/2008 13.45.08

*****

Sito YOURBOOKS
Avvincente e colto. Un romanzo epico che porta il lettore a rivedere il perché della vita. No, sono convinto, non tutto termina con la morte. Cordiali saluti e buone feste E.M.
By: Maestranzi Edio 20/12/2008 11.47.34

*****

Sito SENECA Gabi gabisan@ticino.com
[19/12/2008] “Nebbie nella Brughiera”, un romanzo assolutamente piacevole e avvincente. L’autrice ha saputo alternare e far convergere passato e presente in modo splendido. In entrambe le situazioni si viene irrimediabilmente catturati sia dagli avvenimenti descritti sia dallo stile narrativo. Cordialmente Gabi

*****

Sito YOURBOOKS
Ho dovuto pazientare un po’ per acquistarlo. La libreria dove ordino solitamente i miei libri, aveva dovuto riprendere l’ordine per tre volte. Forse conviene comprarlo direttamente su ibs ma mi è stato detto dopo. Valeva però la pena di pazientare, ammetto d’essere stato scettico poichè preferisco i classici e pensavo che una tematica come quella affrontata nel racconto di Giovannoni fosse troppo scientifica per avvincere. Mi devo ricredere, chiedo venia per il solo averlo pensato. Complimenti per lo stile brillante e fluido, doppi complimenti per l’intento umanitario (del quale ero inizialmente ignaro) perseguito dall’autrice. Un sentito applauso. B.F.
By: Fabio B. 15/12/2008 17.24.48

*****

Sito YOURBOOKS
Entusiasmo per l’anima: un racconto molto intenso che permette di guardare oltre e credere nella reincarnazione. Avvincente sotto ogni aspetto, una magia da assaporare e condividere. Da consigliare. Maura
By: maura 12/12/2008 8.53.41

*****

Sito YOURBOOKS
Il gusto del viaggiare attraverso i continenti, gli oceani, nell’aria. Giovannoni trasporta il lettore nel presente come nel passato, dove l’illusione diviene realtà e la realtà sogno. Sono rimasto incantato! L’autrice utilizza un linguaggio/frasario perfettamente adeguato alle due epoche: attuale e medievale. La cura dei particolari descrittivi è notevole, oserei paragonare Giovannoni a Eco (nel suo famoso Nel nome della Rosa)anche se la trama è completamente diversa. Un plauso molto sentito. Attendo impaziente la continuazione del romanzo (sul sito di seneca c’è l’informazione che sarà pubblicato il prossimo anno). Stupendo! Roberto
By: Roberto 01/12/2008 9.30.02

*****

Sito YOURBOOKS
E’ un romanzo epico, bellissimo e che coinvolge il lettore! Potrebbe essere la trama perfetta per un film. Sono rimasto affascinato dall’accuratezza dei dettagli e dalle descrizioni quasi poetiche di sentimenti e luoghi. Notevole. Avvincenze e stuzzicante. Attendo la continuazione della storia, sicuro che sarà presto un grande successo letterario, veramente meritevole. Saluti Diego
By: Diego 27/11/2008 10.59.37

*****

Sito YOURBOOKS
Inizialmente ero stata attratta dalla copertina (proprio qui su yourbooks), incuriosita ho ordinato il libro su ibs (restando ancora più intrigata dalle diverse recensioni sulla pagina della scrittrice nel sito Seneca). E’ un romanzo avvincente sotto ogni aspetto, dai concetti curati e sottili si denota la sensibilità narrativa dell’autrice. La vicenda mi ha confrontata con un quesito sempre rimasto in me latente. Ora una sorta di speranza mi ha aperto gli occhi portandomi a vedere la mia realtà affettiva in maniera molto diversa. Un ringraziamento sentito e l’augurio che gli insegnamenti di questo stupendo racconto possa aiutare anche altri lettori a portare luce nella loro vita sentimentale. Attendo con grande fervore la continuazione. Grazie di cuore, Mimmi
By: Mimmi 04/11/2008 8.56.21

*****

Sito IBS.it
Nebbie nella brughiera, un romanzo assolutamente piacevole e avvincente. L’autrice ha saputo alternare e far convergere passato e presente in modo splendido. In entrambe le situazini si viene irrimediabilmente catturati sia dagli avvenimenti descritti, sia dallo stile narrativo.
gabisan (26-10-2008)Voto: 5 / 5

*****

Sito YOURBOOKS
Il romanzo è la “tela” d’una storia profonda, le cui trame sono come la pittura ad acquarello. Strati sottili e traslucidi, sovrapposti gli uni agli altri nel creare la magia d’un immagine che ci riconduce alla Fonte. Ci rimanda dunque al all’amore vissuto, interpretato nei ricordi descritti da Giovannoni. Poi improvvisamente si aggiungono pennellate a colori vivaci, guizzi nitidi dove il ricordo assume forma reale materializzandosi come per magia. Si tratta di un’opera letteraria atipica, dove presente e passato prendono un connotato che vibra nella dimensione della realtà come in quella della fantasia onirica. Il contesto medievale rispetta la storia ed è ricco di particolari e descrizioni estremamente minuziose, quasi come se l’io narrante della scrittrice racconta di un’esperienza vissuta in prima persona. Trascinante e coinvolgente con una trama avvincente anche a livello emotivo, solleva la domanda concreta: – Cosa c’è veramente dopo la morte? – E’ anche il paradigma di un’umanità sempre più noncurante dello sfacelo socioculturale, delle situazioni precarie generalizzate, della perdita di ogni valore… e forse Giovannoni, non tanto casualmente, ci racconta il possibile ritorno della civiltà moderna all’oscuro Medioevo. I miei più sentiti complimenti ed ossequi. M.Fresc~
By: Marilena F. 22/10/2008 11.31.24

*****

Sito ANOBII Manuela Mazzi detto il Sep 5, 2008
Una favola di ieri, un’avventura di oggi
Una donna, un uomo, un bambino.
Una duchessa, un marchese, un piccolo lord.
Una hostess, un copilota, un angelo.
Uno, due, l’Universo.
Questi i protagonisti di un romanzo che, al primo passo, ha già lasciato l’impronta di una saga avvincente, dove l’esaltazione dell’amore etern … Continua
Una donna, un uomo, un bambino.
Una duchessa, un marchese, un piccolo lord.
Una hostess, un copilota, un angelo.
Uno, due, l’Universo.
Questi i protagonisti di un romanzo che, al primo passo, ha già lasciato l’impronta di una saga avvincente, dove l’esaltazione dell’amore eterno fa da sfondo al ciclo della vita interpretato dall’emergente Claudine Giovannoni. Perché “Uno, due, l’Universo? Ebbene per il fatto che il Ki, simbolo a cui fa riferimento la triade citata, ovvero l’energia universale racchiusa nell’abbraccio composto da yin e yang, trova nella narrazione della scrittrice ticinese una lettura concreta, nonostante il romanticismo tipico delle storie in cui si narra di cavalieri e amori proibiti o difficili.
Gli opposti, infatti, qui sono la regola dell’intreccio narrativo: amore e odio, buoni e cattivi, mente e corpo, realtà e sogni, passato e presente. Il tutto racchiuso in una struttura che gioca allo stesso gioco del contenuto, facendo alternare il lettore, capitolo per capitolo, fra il medioevo e l’era attuale, ma che, come nel Ki, in ogni riga si fondono in un tutt’uno.
Nebbie nella Brughiera è una favola di ieri e un’avventura di oggi. Una storia appena iniziata che attende un suo seguito al più presto…
PS: il ricavato dalle vendite viene devoluto in beneficenza.

*****

Sito SENECA [12/07/2008] raffaele zanetti
Claudine Giovannoni, scrittrice e poetessa presenta nei suoi romanzi (e liriche) argomenti che coinvolgono tematiche itineranti dalla psicologia applicata alla filosofia orientale.
Non si tratta comunque di altisonanti diatribe, bensì di fresche discussioni che permettono di rapportarsi con sensibilità alla bellezza dei suoi testi, elaborati in maniera tale da coinvolgere totalmente il lettore. In un’analisi dei significati storici di questo suo ultimo lavoro, l’autrice riesce a stregarlo, ottenendo per sé ciò che Freud chiama premio di seduzione (consentendo a chi legge l’illusione di identificarsi con l’eroe-protagonista del romanzo).
La relazione simbolo-segno che viene passo dopo passo ripresa nell’esposto letterario, crea una sorta di “poetica espressiva” che si sviluppa tra gli archetipi del mito.
L’arte assume per Giovannoni come per il lettore, una funzione essenzialmente compensatoria, come nel sogno, una soddisfazione illusoria del desiderio, uno sfogo delle pulsioni sensuali ed arcaiche.
Negli ultimi capitoli, il mito tramanda per mezzo di una metafisica tragica la realtà di un destino già in parte segnato. Con i protagonisti si piange, si sogna, ci si destabilizza nell’incongruenza che esistenza dopo esistenza siamo obbligati a ritornare nella carne, alla meschinità della condizione umana.
La funzione catartica del dramma in termini di scarica di ammontare affettivo ha come regola che il tema della sofferenza non superi gli argini dell’equilibrio formale dello spettatore rendendo difficile l’identificazione.
Fruitori quotidiani dell’arte e dello spettacolo scopriamo il senso del piacere e la funzione della creatività artistica che nasce dall’insofferenza ed introduce il nuovo.
Un romanzo da non perdere. Assolutamente. Cordialmente raf

*****

Sito SENECA [15/05/2008] girasolenero girasolenero@agmail.com
Sono stata rapita dalla storia, ma sopratutto dallo stile della scrittrice, innovativo e talmente coinvolgente in una trama come in quest’ultimo romanzo della bravissima autrice.
Saper congiungere il passato con il presente, tra un amore antico e uno attuale, dove la storia s’intreccia in susseguirsi di flash-back, quasi fantastico, ma reale per le numerose nozioni che ci fanno conoscere in maniera precisa il mondo dei personaggi.
Bravissima e sapiente narratrice, aspetto con ansia il seguito…..complimenti
Annunziata Scarponi, Roma

*****

Sito SENECA [12/04/2008] marilena frescobaldi marilenafresco@libero.it
Il romanzo è la “tela” d’una storia profonda, le cui trame sono come la pittura ad acquarello.
Strati sottili e traslucidi, sovrapposti gli uni agli altri nel creare la magia d’un immagine che ci riconduce alla Fonte. Ci rimanda dunque al all’amore vissuto, interpretato nei ricordi descritti da Giovannoni.
Poi improvvisamente si aggiungono pennellate a colori vivaci, guizzi nitidi dove il ricordo assume forma reale materializzandosi come per magia.
Si tratta di un’opera letteraria atipica, dove presente e passato prendono un connotato che vibra nella dimensione della realtà come in quella della fantasia onirica.
Il contesto medievale rispetta la storia ed è ricco di particolari e descrizioni estremamente minuziose, quasi come se l’io narrante della scrittrice racconta di un’esperienza vissuta in prima persona.
Trascinante e coinvolgente con una trama avvincente anche a livello emotivo, solleva la domanda concreta: – Cosa c’è veramente dopo la morte? –
E’ anche il paradigma di un’umanità sempre più noncurante dello sfacelo socioculturale, delle situazioni precarie generalizzate, della perdita di ogni valore… e forse Giovannoni, non tanto casualmente, ci racconta il possibile ritorno della civiltà moderna all’oscuro Medioevo.
I miei più sentiti complimenti ed ossequi. M.Frescobaldi

*****

Sito SENECA [21/02/2008] Virginia ginilora@yahoo.it
Egregi signori, avendo già letto il primo romanzo dell’autrice, ero sicura che questo mi avrebbe affascinata almeno quanto il primo.
Ma la sorpresa è stata ancora maggiore, quando ho realizzato che la trama di Nebbie era ancora più avvincente e coinvolgente al punto di riuscire a leggerlo durante un fine settimana. Ma tenendo conto che sono 340 pagine d’un intreccio di vita oscillante tra presente e medioevo, è stata un’emozione allo stato puro.
Un po’ di rammarico, ma già lo sapevo ancor prima di acquistarlo in libreria, l’autrice ci riserva un seguito e quindi l’avventura dei protagonisti continuerà.
Non aggiungo altro per non rovinare il gusto della lettura ai prossimi che diventeranno suoi fedeli “seguaci”, mentre non mi resta che sospirare attendendo la continuazione di entrambi (che però è già chiaramente annunciata dalla stessa autrice). Cordiali saluti Virginia

*****

Sito SENECA [7/02/2008] Luna70 lauragay@libero.it
Un libro che si legge tutto d’un fiato. In esso compaiono parecchi elementi interessanti: avventura, mistero, amore, esoterismo. Mi ha appassionata la storia di Rolf e Barbara e il loro frugare nel passato alla ricerca delle loro vite precedenti. Ben delineati anche i personaggi di Clement e Francine e stupenda l’ambientazione storica, curata nei minimi dettagli. Attendo con ansia il seguito!

*****

Sito SENECA [20/01/2008] fabri michela fabrimichela65@libero.it
Ritengo sorprendente l’idea d’intrecciare le due ambientazioni (medievale e contemporanea) creando un susseguirsi di immagini avvincenti e coinvolgenti.
Il lettore è trascinato nel ritmo narrativo a volte pacato (scene di sensualità condivisa e spiritualità) mentre in altre estremamente rapido ed intrigante. L’interesse di chi legge è mantenuto vivo dalla prima fino all’ultima pagina, come in un romanzo con sfumature di giallo.
Si intuisce effettivamente una ricerca approfondita della storia medievale, che però non risulta pesare o annoiare poiché le annotazioni non sono di dettaglio.
Come per altri romanzi di Giovannoni, il suo stile personale è rimarchevole ed estremamente piacevole da leggere. Collocata bene la parte descrittiva, i colloquio o i soliloqui introspettivi. Il risultato è un perfetto mix di sicuro successo che non posso che vivamente raccomandare!
Con massima stima M. Fabri

*****

Sito SENECA [12/01/2008] Vic Vic_Bassano@hotmail.com
Non saprei da dove iniziare! Anche perché non vorrei raccontare troppo sulle emozioni provate nel leggere il racconto Nebbie nella Brughiera.
Ho avuto la fortuna di conoscere l’autrice ed in seguito di seguire i suoi progressi nell’ambito letterario. Sono un assiduo frequentatore dei suoi blog (Spliner e Poetika) dove lei periodicamente pubblica vario materiale che spazia da racconti e poesie ad appelli umanitari di aiuto. Non nego d’essere affascinato da questa piccola persona così minuta ma dal cuore così grande. Ma questo è solo per farvi capire che ciò che lei scrive aleggia in un’aura di bellezza e sensibilità che non può che rapirvi. Il romanzo è avvincente (oserei dire ancora più del primo) e si corre il rischio di fare le ore piccole con l’intento di scoprirne le intricate trame. Ma poi (nuovamente) si resta un po’ male poiché anche qui è previsto un seguito! Lettura da non perdere: coinvolgente, bella, epica, con connotazioni fantastiche! Vittorio

*****

Sito SENECA [1/01/2008] francescomoro
Avendo già apprezzato il precedente romanzo di Giovannoni, ho acquistato con curiosità Nebbie nella Brughiera sicuro che mi sarebbe piaciuto.
La profondità, a tratti sarcastica e/o fantastica, nell’affrontare la tematica filosofica della vita dopo la morte mi ha trascinato nella dimensione parallela apparentemente tanto cara all’autrice. Scritto con maggiore cura del dettaglio, oserei dire con più sicurezza espressiva, questo nuovo romanzo è veramente SPECIALE.
Entrambi i personaggi chiave dell’era moderna o di quella medievale, sono talmente “reali” e la passione descritta racchiude tutta la potenza dell’amore sublimato. La bravura dell’autrice nelle raffigurazioni di dettaglio, vuoi dei luoghi o delle sensazioni psicofisiche, è come sempre rimarchevole.
Insomma, un piccolo capolavoro che non ha nulla da invidiare a quelli d’autori famosi! Brava Giovannoni, nella speranza che preso potrò leggere il seguito di entrambi i romanzi. Cordialmente e auguri di buon anno F. Moro

*****

Sito SENECA [17/12/2007] Nadia
La lettura e’ godibile, la formula utilizzata di accostare passato e presente e’ sicuramente efficacie e rende interessante lo svolgimento della vicenda;soprattutto la parte epica che trova riferimenti fondati nella storia medievale e lo struggente amor-platonico, cantato dai trovatori nelle loro “chanson de geste” e’ d’impatto.Molto carino il fatto di prevedere una continuazione cosi’ da costituire una sorte di saga familiare.Buona l’idea di trattare temi esoterici con assoluta lievita’ non senza destare curiosita’ ed interesse!Spero che il seguito non si faccia troppo attendere!
Nadia

*****

Sito SENECA [5/11/2007] Albero
Che cosa si può dire di un libro letto in bozze più di un anno fa e non più ripreso in mano? In casi simili, di solito torna in mente qualche episodio e bisogna fare uno sforzo per ritrovare un contesto unitario. Non così se ripenso a “Nebbie nella brughiera” di Claudine Giovannoni: l’impalcatura del romanzo è così solida e l’atmosfera che circonda fatti e personaggi così ben definita e coerente che mi sembra di averlo letto ieri. Per questo ne raccomando vivamente la lettura, sicuro che nessuno dirà di aver buttato via il proprio tempo, ma piuttosto di averne ricavati vantaggi. Infatti l’elemento “meraviglioso è solo apparente: quello che conta e che ci avvince è la profonda umanità e verità dei sentimenti che guidano i vari personaggi alla ricerca di se stessi. E per noi lettori, alla ricerca di noi stessi! Brava Claudine!

*****

Sito SENECA [27/08/2007] mmax
Questo nuovo romanzo contiene un mix mozzafiato tra medioevo e tempo attuale, un intreccio avvincente che ti obbliga a non staccarti dalle pagine finché arrivi alla … fine dell’episodio.
Un romanzo che appassiona, che approfondisce temi un esoterici e spirituali ma ben ancorati al nostro quotidiano!
Un augurio: possano queste “nebbie” rischiarare l’orizzonte dei bambini nel Nepal!
Brava!

*****

Sito SENECA [6/07/2007] tangaroa
Anche in questo romanzo, Claudine trascina il lettore in un turbinìo di avventure in varie parti di questo mondo che lei conosce così bene, avendolo girato in lungo e in largo. Le sue descrizioni sono così accurate che sembra proprio di esserci. Bello l’altalenarsi capitolo per capitolo tra l’era moderna ed il Medioevo. Claudine ha fatto sicuramente una notevole ricerca storica per cercare di ambientare il racconto in questo periodo buio il più verosilmente possibile.
E’ un libro che consiglio a tutti coloro a cui piacciono l’avventura, i viaggi, la storia e anche il romaticismo che sicuramente non guasta mai.

*****

Sito SENECA [27/06/2007] Mariateresa
ho avuto il piacere di aiutare Claudine a correggere il suo libro, però prima l’ho letto tutto d’un fiato! è bellissimo, lo consiglio a tutti e faccio ancora i miei complimenti a Claudine per la sua bravura.
solamente non farci attendere troppo per la continuazione…….

*****

Sito SENECA [24/06/2007] Lucia
Ho avuto il privilegio di leggere “Nebbbie nella brughiera” in anteprima.
Avevo ricevuto solamente le prime 50 pagine che ho letto in pochissimo tempo; poi ho dovuto aspettare con il fiato sospeso per il seguito.
Una storia affascinante, raccontata in modo incalzante e adornata con molti dettagli sia storici che geografici, che invoglia il lettore/la lettrice a voler leggere. leggere e leggere dimenticanto il mondo intero.
Cara Claudine, per favore non farci aspettare troppo a lungo per la seconda parte!

Pubblicità

Un pensiero su “* Nebbie nella Brughiera

  1. Vedi recensione dal sito https://translature.wordpress.com/2020/04/04/nebbie-nella-brughiera-di-claudine-giovannoni/#comment-3252

    MarianTranslature /4.4.2020
    Con Nebbie nella Brughiera (Seneca Edizioni, 2007) di Claudine Giovannoni viaggiamo nel tempo e nello spazio, prendendoci il senso di un meritato piacere, soprattutto in questo momento della nostra storia. Sorvoliamo oceani e mari, attraversiamo fiumi e terre immense, oltrepassiamo facilmente i confini dei Paesi.

    Condivido alcune considerazioni sulla scrittura di Claudine che forse potrebbero risultare utili a chi abbia voglia di avvicinarsi a lei dal punto di vista letterario e leggere i suoi lavori, e che certamente aiutano me a racchiudere quello che ho appreso da lei attraverso le varie letture, al di là del rapporto umano e di amicizia che esiste fra noi.
    D’altronde noi lettori ci ritroviamo spesso a valutare, a consigliare questo o quell’altro scrittore e scrittrice, più o meno conosciuto/a, costruendo reti di scambi di opinioni ed interpretazioni.

    In primo luogo, consiglierei di lasciare da parte l’aspettativa di un finale risolutivo e chiuso, poiché credo che non sia questa l’intenzione dell’autrice. Attraverso i suo libri Claudine ci racconta di volta in volta delle storie, come se stessimo tutti seduti in cerchio, facendo puntualmente un lavoro -a mio avviso puntiglioso- sulla costruzione delle vicende e dei personaggi. Si vede che questi ultimi sono ben pensati, sia fisicamente che caratterialmente e, anche se fittizi, hanno un’identità a tutto tondo che permette di portarli in vita attraverso l’immaginazione.
    Ciascun libro ci porta in un’avventura che si svolge, a seconda dei casi, in un tempo e in un luogo fisico diverso, presentando così al lettore una varietà di scenari interessanti e affascinanti.

    Inoltre, così come la maggior parte degli scrittori hanno generalmente una linea conduttrice che unisce tutte le loro opere, analogamente ritrovo in Claudine il tema dell’esistenza, le ricorrenti domande dell’essere che si riscopre costantemente un minuscolo puntino perso nell’infinito universo e il desiderio di avvicinarsi a questa verità imperscrutabile attraverso la conoscenza e la ricerca.
    In ultima istanza, ho la certezza di trovare nelle pagine dei suoi libri quel senso di leggerezza dato dal candore e dal calore dei rapporti umani che si descrivono, prendendo davvero il buono della nostra specie e lasciando un’area di positività.

    brughieraIn Nebbie nella Brughiera ci sono due trame parallele ed intrecciate, separate da secoli di tempo e di storia, ma unite dai fili del destino e da sentimenti. Questa separazione permette a Claudine di articolare due percorsi di scrittura e di linguaggi piuttosto distinti all’interno dello stesso libro, andando così incontro ai diversi gusti dei lettori e mantenendo un buon livello di coinvolgimento: da una parte c’è lo stile moderno di un romanzo di avventura misto a fantasy, dall’altra quello cavalleresco del romanzo storico-medievale.

    È evidente che Claudine abbia riversato molto di se stessa e della sua precedente esperienza lavorativa nella protagonista principale dei giorni nostri, ovvero la giovane Barbara, responsabile di cabina della Swissair, instancabile viaggiatrice sia per passione che per professione.
    La donna incontra Rolf durante un volo transatlantico, il quale ricopre il ruolo di copilota nella stessa compagnia di Barbara, un uomo dalla personalità brillante ed affascinante. Fra i due nasce quasi immediatamente un’intesa che va ben oltre le affinità elettive, ritrovandosi legati in un rapporto che affonda profonde radici in esistenze passate. Se prendiamo in considerazione il fatto che l’essere umano possa più vite, allora sarebbe applicheremmo il principio della reincarnazione, che vedrebbe l’essenza di ciascuno di noi diramarsi in più dimensioni e rappresentanti di un’idea ancestrale. In questo caso, Barbara e Rolf si legano alle vite di Francine e Clement de Clarendon, protagonisti della narrazione parallela.

    Così, seguendo degli indizi misteriosi e la linea di eventi non casuali, eseguendo opportune ricerche e attraverso un continuo movimento lungo molteplici luoghi geografici, i protagonisti intraprendono un percorso di ricongiunzione con le rispettive vite precedenti. Per raggiungere una verità superiore, cosa che accomuna noi esseri umani di qualsiasi epoca storica, i protagonisti dovranno lasciarsi guidare da recondite sensazioni, segnali oscuri o apparizioni, e addentrarsi talvolta nella dimensione onirica. In realtà il tema del sogno sarà sviluppato alcuni anni dopo a Claudine nel Segreto degli Annwynn .

    L’aria aveva un profumo di fieno e terra. Chiuse gli occhi e le parve di essere altrove: rivide impressioni legate al passato quando ancora bimba correva attraverso i campi per abbracciare suo padre.

    Ma cos’era la vita? Attimi che apparivano così fugaci, vissuti in fretta e furia senza prenderne piena coscienza. Eppure era la scelta consapevole si ogni essere umano: fare di questo passaggio effimero un’esperienza sublime nella quale elevare la propria coscienza alle sfere più alte della consapevolezza.

    Ai lettori spetta il privilegio di conoscere per primi le vite precedenti dei protagonisti, assistendo al primo incontro fra Clement de Clarendon, colto cavaliere templare e conoscitore del sufismo, e Francine, moglie del nobile feudatario Monsieur de Bardac.
    Fra tutti i personaggi ho trovato Francine la più sfuggente e riservata, quasi imprigionata fra le mura del castello e sostanzialmente l’unica che rimane ferma nello stesso luogo durante tutta la narrazione, rivestendo rigorosamente il ruolo di moglie e madre del XII secolo. In verità, avrei voluto conoscere qualcosa in più di lei perché, nonostante sia legata alla Barbara del presente, sono certa che i suoi sentimenti e la sua dimensione femminile sia stata considerevolmente condizionata del tempo storico.

    Le ultime pagine del libro invece mi riportato in un luogo a me caro e malinconico, trascinando l’odore di campagna e trasportandomi nella mia Puglia attualmente irraggiungibile, precisamente su un promontorio che conosco, dentro un castello che ho osservato e studiato per poterlo spiegare agli altri, ma sono passati parecchi anni:

    Per permettere di custodire degnamente il Sacro Graal, reliquia di inestimabile valore, Federico II fece appositamente costruire, sopra un promontorio isolato delle Murge pugliesi, una grande fortezza.

    Il Castel del Monte, dalla simbolica planimetria ottagonale circondata da otto torri angolari anch’esse ottagonali, avrebbe dovuto resistere nei secoli a venire.

    castello

    ****

    Post Scriptum
    Non l’ho mai fatto prima ma forse potrei cominciare ora, magari di tanto in tanto, così da conservare la memoria dei fatti. A volte faccio fatica a ritagliare il tempo in questo spazio, ho difficoltà a liberare la mente dai pensieri e dal lavoro. A volte la musica, meglio se strumentale onde evitare distrazioni, mi aiuta in questo e comincio a scrivere quello che voglio. Per questo post mi hanno accompagnato le note di I Giorni di L. Einaudi.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.